Tre ragazze, facili e certe della loro avvenenza, si aggirano per Austin, Texas, ignare della terribile minaccia che incombe su di loro... Un astuto e micidiale stuntman va incontro a un'imprevedibile nemesi, proprio nel momento in cui meno se lo aspetta... Una strage cervellotica e immotivata, come quelle di cui si legge in cronaca... Non , forse, la violenza, se non a un primo livello di lettura, n? la vendetta evocata e poi compiuta il tema profondo di questo racconto di Quentin Tarantino, ma l'ossessione per il corpo femminile. Nell'intreccio dei leitmotiv - i piedi, il sedere: i segni della vita e del suo appeal erotico - nell'insistenza quasi barocca con cui descrive lo strazio dei corpi distrutti, Tarantino si rivela uno dei grandi osservatori, anzi dei grandi analisti, di quella terra di nessuno che la provincia americana. Il regista torna a giocare abilmente con gli stereotipi del suo cinema e ci propone il suo tipico inventario di situazioni: i lunghi dialoghi falso-svagati, interrotti da improvvise esplosioni di violenza estrema, le belle ragazze dal volto d'angelo spietate come e pi di un serial killer, le corse in macchina e le esibizioni di ballo che diventano inconsapevoli corteggiamenti della morte, i colpi di scena che capovolgono le situazioni pi prevedibili.